Facebook ha annunciato alcune novità nell'algoritmo di funzionamento del news feed, vale a dire nel modo in cui gli aggiornamenti vengono proposti agli utenti mentre utilizzano il social network.

L'obiettivo dichiarato del News Feed è quello di somministrare il contenuto giusto alle persone giuste nel momento giusto, in modo che non perdano le storie per loro rilevanti. Il tutto in ottica Facebook, ovviamente.

Più facile a dirsi che a farsi, dato che mediamente ciascuno di noi ha a disposizione nel News Feed 1.500 storie potenzialmente interessanti: il matrimonio dell'amico, l'evento organizzato dal cugino, la promozione sulla pagina del nostro brand preferito, il compleanno del collega di lavoro e via dicendo.

Dato che nessuno di noi avrebbe tempo per visualizzare tutte queste storie, la soluzione è un algoritmo che ne definisca il ranking (un po' come fa Google sulla SERP) in modo tale da filtrare per noi i risultati più rilevanti.

Ecco i criteri utilizzati dall'algoritmo di Facebook per determinare la rilevanza:

- frequenza con la quale interagiamo con l'amico, la pagina o altro che ha postato
- numero di likes, commenti e condivisioni ricevuti dal post, sia in generale, sia dai tuoi amici
- quanto hai interagito con questo tipo di post nel passato

Ecco le novità
nel funzionamento dell'algoritmo di Facebook:

- le storie che normalmente non vediamo perché richiederebbero troppo scrolling sulla pagina vengono riproposte in alto se stanno ricevendo molte interazioni, ovvero likes e commenti.
Secondo i test effettuati da Facebook normalmente leggiamo un 57% delle storie presenti tra i nostri aggiornamenti, mentre il 43% resta "sommerso".  Riportando in superficie, ovvero mostrando in alto, vecchie storie rilevanti, la percentuale sale al 70%. Seguiamo oggettivamente più storie.

- vengono premiati i 50 soggetti (amici, pagine...) con i quali abbiamo interagito maggiormente: a parità di altre condizioni, i loro contenuti avranno maggiore rilevanza.

- gli aggiornamenti da uno stesso soggetto verranno proposti in ordine cronologico, aspetto da non sottovalutare nell'ottica dello story-telling: pensiamo ad esempio ad una pagina aziendale, il cui "discorso" segue una specifica sequenza strategica e cronologica.



Effetti
L'idea di fondo è che non necessariamente i post più recenti sono i più rilevanti: il ranking consente a storie potenzialmente interessanti (che altrimenti ci sfuggirebbero) di essere sottoposte nuovamente alla nostra attenzione. E' infatti statisticamente provato che se, anziché usare il ranking, le storie vengono proposte in ordine cronologico, diminuisce il numero di like, di commenti, di visualizzazioni delle stesse.

Sempre dai test di Facebook le novità applicate all'algoritmo si traducono in un accresciuto numero di mi piace, commenti e condivisioni: seguiamo più storie e siamo anche più motivati a interagire. La crescita percentuale di mi piace, condivisioni e commenti è quantificabile in un + 5% per i profili personali e ben +8% per le pagine aziendali.

Tips per chi cura una pagina aziendale
Le novità nell'algoritmo sembrano ulteriormente premiare i contenuti in grado di creare engagement, di interessare, di fidelizzare.
Le pagine che non riescono a creare interesse rischiano di scomparire dagli aggiornamenti dei loro fan, richiedendo uno scrolling infinito per raggiungerle.

Ancora più di prima, attenzione quindi al grado di coinvolgimento della community: studiare i fan, elaborare una strategia di comunicazione precisa, con obiettivi definiti, in grado di suscitare interesse, coinvolgere i fan, stimolandoli ad interagire con ciascun post.
Questo l'unico modo per sfuggire alle logiche "punitive" dell'algoritmo di Facebook nei confronti dei brand e delle pagine che non sanno creare engagement.

[Fonti:
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Facebook for business - News]